Collocato nel piazzale antistante l'Istituto Cremonesini, il monumento raffigura l'Abate Mons. Bassano Cremonesini, una Suora Ancella della Carità e una ragazza seduta su una grezza panca di marmo.
Domenica 9 dicembre 2001, presente il Ministro della Salute Sirchia, il Cardinale Giovan Battista Re ha inaugurato e benedetto il monumento per i cento anni dell'Istituto Cremonesini.
Realizzato nel piazzale antistante l'Istituto Cremonesini è opera degli scultori Ferrari Maffeo e Edoardo, padre e figlio, di Brescia.
L'opera si struttura in due blocchi di bronzo collocati su base circolare di marmo botticino.
Nei monumento sono raffigurati: l'Abate Mons. Bassano Cremonesini, fondatore dell'omonimo Istituto, con in mano una lampada a fiamma viva alimentata ad olio.
Ai piedi della statua - cm. 190 di altezza - trentacinque zampilli d'acqua vivacizzano una fontana semicircolare scavata in un blocco monolitico di Botticino - diametro cm. 390, cm. 50 di spessore.
A lato del Fondatore, seduta su una grezza panca di marmo, una Suora Ancella della Carità abbraccia teneramente una figura femminile di cui appena si intravvede il volto.
Questa «Ospite» è accolta dalla Suora. La Suora, guardando l'Abate, quasi lo interroga sul «cosa fare».
Il Monsignore, orientato e proteso verso il Castello, indica la struttura di accoglienza.
La fiamma della lampada in mano all'Abate simboleggia la Carità.
L'abbraccio della Suora all'Ospite richiama la tenerezza dell'amore.
Gli zampilli d'acqua rappresentano la Vita che Amore e Carità continuamente rigenerano.
Le statue sono state fuse a «cera persa».